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Tecnologia: lo scanner intraorale. Ecco come dimenticarsi delle odiose impronte.

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E’ ormai da qualche anno che il mondo dell’odontoiatria si interfaccia con le nuove tecnologie. Una delle più innovative rivoluzioni è e sarà la rilevazione delle impronte con scanner intraorali. 

Ma quali sono i motivi reali per preferire l’utilizzo degli scanner intraorali rispetto alle procedure tradizionali nel trattamento dei nostri pazienti? 

1- Maggiore comfort e controllo: l’impronta digitale elimina i tradizionali materiali per la presa di impronta, che possono causare sensazione di soffocamento, discomfort ed ansia. 

Il processo di presa di impronta con tecnologia digitale può essere messo in pausa in ogni momento, e ripreso con semplicità non appena il paziente si sente pronto, senza dover ripartire da zero come da procedura tradizionale.  

2- Maggiore precisione: le possibilità di errore, sia da parte dell’operatore sia durante il processo di elaborazione del manufatto protesico, vengono minimizzate. I risultati della presa di impronta vengono verificati in tempo reale ad altissimo ingrandimento, garantendo una resa ottimale. 

Le problematiche legate all’utilizzo di materiali destinati alla presa di impronta tradizionale (ad esempio restringimento, espansione, presenza di bolle d’aria e rotture) vengono eliminati definitivamente. Il livello di accuratezza e precisione assicurato dai dispositivi digitali di ultima generazione è elevatissimo.   

3- La riduzione dei tempi per la realizzazione del manufatto protesico: l’impronta digitale permette infatti di risparmiare tempo nella realizzazione del manufatto protesico. Vengono ridotti già da subito i tempi di trasporto, in quanto il file generato dallo scanner viene spedito via internet al laboratorio, in tempo reale. 

Anche il processo di produzione risulta ottimizzato, in quanto la meccanizzazione riduce l’intervento umano e permette all’odontotecnico di intervenire solo nelle fasi più preziose della realizzazione del manufatto protesico.

Insomma, perché non utilizzarlo!!!!!!

Oggi, come 100 anni fa, nasceva Nelson Mandela

é ormai qualche tempo che non postiamo, ma nel silenzio stiamo lavorando duro per consegnare a brevissimo un nuovo ed innovativo servizio agli utenti dello studio dentistico.   Intanto oggi vogliamo ricordare il centenario dalla nascita di uno dei più importanti uomini del secolo: Nelson Mandela. Nulla ha fermato la sua lotta, neanche 27 anni …

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Un Maggio di aggiornamento scientifico

Si conclude con oggi il mese di maggio, mese ricco di eventi culturali in ambitoodontoiatrico.
Ho personalmente partecipato a due eventi di alto potere formativo, organizzati dalle due piùattive società scientifiche in campo odontoiatrico italiano: l’Accademia italiana di conservativa e la Società italiana di parodontologia ed implantologia.
 
Alcune riflessioni
..il trend è la qualità e la qualità associata all’estetica in un clima digitale.
Il professionista dovrà differenziarsi dall’odontoiatria basica offerta dalle catene dentali.
In Italia il livello medio dell’odontoiatria è tra i primi al mondo e con queste nuove offerte low-cost lo stiamo drasticamente riducendo.
Il futuro è un’odontoiatria digitalizzata che permette di prevedere attraverso opportune diagnosi e rielaborazioni computer-assistite i risultati ottenibili personalizzati al singolo paziente.
Il futuro è inoltre MENO IMPIANTI: deve cessare la moda di mettere impianti senza reale esigenza, perchè i problemi che ci stiam trovando ad affrontare sono proprio la gestione di riabilitazioni su impianti mal gestite o successive a fallimenti implantari totali o parziali, perchè si, gli impianti falliscono e molto più dei denti!
Spesso vengono proposte, soprattutto dai centri low-cost, che hanno come obbiettivo il guadagno (son gestite da società di capitale, e cosa mai vorranno queste? ) soluzioni implantari a risoluzione molto rapida (“in 1 o 2 giorni ha i denti fissi in bocca”), si vero… ma la durata del lavoro può essere paragonata sempre ai nostri denti? la risposta è assolutamente NO, e adesso è la scienza che ce lo dice!!
 
Buona giornata

L’uomo diventerà immortale?

Una pubblicazione statunitense ipotizza la creazione di cellule umane immuni a virus, tumori, radiazioni ed anche all’invecchiamento. sarà la strada verso l’immortalità? ecco la notizia: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/immortalita-cellule-umane-immuni-ai-virus-escherichia-coli-6e22381e-3b26-4f42-a2ef-a804683bb02d.html

Buon 1° maggio a tutti i lavoratori

Curiosità: da dove prende origine la festa del 1° Maggio, festa dei lavoratori?

In Europa, la festa del lavoro da festeggiarsi il Primo Maggio fu introdotta dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889. In Italia, la scelta avvenne appena un anno dopo. Proprio dal nostro Paese arriva uno dei primi documenti filmati sulla festa del lavoro, ovvero un breve documentario di Cataldo Balducci sui festeggiamenti del Primo Maggio ad Andria nel 1913. Durante il fascismo, la festività venne spostata al 21 aprile, data in cui secondo la leggenda nel 753 a.C. Romolo fondò Roma, e venne ridenominata “Natale di Roma – Festa del lavoro”. La Resistenza restituì alla Festa del lavoro significato e data originari, ma questa ricorrenza è legata all’Italia anche da un tragico episodio: il Primo Maggio 1947, a Portella della Ginestra, Palermo, la mafia sparò contro migliaia di lavoratori in festa, uccidendone undici e ferendone una cinquantina. Di quel gravissimo fatto di sangue venne accusata la banda di Salvatore Giuliano, anche se ormai molti storici ritengono che dietro la strage ci siano state frange deviate dei servizi segreti e che Portella della Ginestra rappresenti in qualche modo il primo caso di attentato che vide la connivenza tra gruppi criminali e frange deviate dello Stato. Dal 1990, il Primo Maggio in Italia significa anche Concertone di Roma in Piazza San Giovanni.

Chi si sveglia presto vive più a lungo…

Meglio essere «gufi», cioé fare le ore piccole e andare a letto tardissimo oppure «allodole», che amano e farsi abbracciare da Morfeo in prima serata?

Ecco una ricerca pubblicata sulla rivista sulla rivista Chronobiology International che ci rivela alcune novità riguardo le nostre abitudini e attitudini al sonno.

 

https://www.corriere.it/salute/speciali/2014/sonno/notizie/sei-gufo-oppure-allodola-chi-si-sveglia-presto-vive-piu-lungo-si-ammala-meno-488abf5c-3e57-11e8-aea7-b22f62e05f02.shtml